Nel Vortice


Nell'immaginario collettivo per tutti ho un bel lavoro e lo è stato, a dire il vero! Un lavoro che molti definirebbero "prestigioso". Pensandoci me lo sono sudato: ho sacrificato i miei anni migliori a studiare e, anche se in realtà allora studiavo per diventare qualcos'altro, l'impegno è stato ricompensato con un posto di lavoro ambito e rispettoso...o, per essere sinceri, un posto che appare così a chi giudica da fuori. Il mio lavoro in realtà è noioso, ripetitivo e negli anni è diventato sempre meno intellettualmente stimolante. Gli unici lati positivi (ammetto non da poco) sono uno stipendio che arriva puntuale da sempre e di cui non posso lamentarmi e un ambiente per niente pressante in cui il "benessere"  fa da padrone. Questi, in verità, "erano" i lati positivi perché, purtroppo, negli ultimi anni, causa cambiamenti importanti al vertice, l'unico lato positivo rimasto è lo stipendio che (non vorrei urlarlo troppo) è ancora puntuale. L'ambiente, ciò che da sempre rendeva speciale il mio posto di lavoro, si è trasformato nel suo lato peggiore. Cattiveria, gelosia e intrighi basati su quella falsa ipocrisia che non ho mai capito popolano le giornate in ufficio. Io che, pur riconoscendomi un carattere non facilmente gestibile, mi sento comunque lontana anni luce da certe tipologie di persone mi sento decisamente un pesce fuor d'acqua.
Questo disagio, naturalmente, non è passato inosservato a Lei che, sempre attenta e puntuale, ha pensato di iniziare ad accompagnarmi anche in ufficio, anzi, si è appropriata della scrivania accanto alla mia per essere comoda e pronta ad agire in ogni istante! Nei mesi il Suo continuo farmi notare certe ingiustificate preferenze, il Suo sottolineare certi comportamenti cattivi a prescindere, il Suo ripetermi quanto io fossi diversa da tutti gli altri mi ha portato a sentirmi debole, inaccettata, inferiore, Ero come risucchiata da un vortice il cui centro rappresentava il totale annullamento di me. Ho iniziato davvero a pensare che fossi più ignorante degli altri, che ciò che mi veniva negato fosse il risultato di una mia incapacità e più i pensieri affollavano la mente, più Lei mi sottolineava quanto, finalmente, avessi capito!
Pian piano il vortice mi avrebbe inghiottito e Lei sarebbe diventata invincibile!

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